ZUSHi – Japanese Restaurant

PENSIERI IN LIBERTÀ:
“Allora ci vediamo al solito posto, alla stessa ora di sempre. Con i soliti 10 minuti di ritardo.”

Dove: Via IV Novembre, 17/B – Verona - Tel. +39 045 8349504
Dai Portoni al locale: 8 min.
Ragione sociale: rispettare le tradizioni.
Amici:  1


Ci siamo. Questa sera cena giapponese con un’amica che non vedo da tempo. Ci conosciamo da tanti anni e terminato il liceo abbiamo preso strade completamente diverse, che ci hanno portato a diversi km di distanza l’una dall’altra. Ci vediamo una-volta-ogni-morte-di-papa. Ma è sempre un grande piacere rincontrarla. E tutte le volte che ci vediamo, andiamo sempre a mangiare giapponese.


Dai Portoni io, la mia amica e un paio di tacchi alti a testa, ci dirigiamo verso il Ponte della Vittoria. Lo attraversiamo cercando di riprendere le fila dell’ultima cena passata insieme. Superiamo quel gran asfaltato di piazzale Cadorna e proseguiamo la nostra passeggiata lungo Via IV Novembre. Diversi metri più avanti, al civico 17/B si trova il nostro ristorante.

Zushi è un ristorante giapponese moderno e trendy. Dimenticatevi il tatami, il giardino zen e i fiori di ciliegio. Fate spazio al Giappone moderno e metropolitano. Fate spazio al design, al verde acido delle pareti e agli still life dai bordi smussati, grandi come thumb. Il locale, composto da un’unica sala, divisa a metà dalla cassa centrale, propone diversi tipi di sedute. Dico questo perché l’idea che si ha all’ingresso è quella di poter scegliere la seduta che più si preferisce. In realtà non è così: i tavoli sono sempre quasi tutti prenotati. Così non ci resta che scegliere uno degli alti tavoli retroilluminati posti di fianco alla cucina. Ci sediamo una di fronte all’altra e appendiamo la borsa a uno dei ganci nascosti sotto il tavolo. Fico. Di fianco a noi, un vetro sottile ci separa da una manciata di giapponesi (?), che con mani esperte preparano barche strabordanti di sushi e sashimi. Non si riesce a capire chi sia l’oggetto in vetrina: se io e la mia amica, con tutto il resto della clientela o loro, indaffarati in cucina. In ogni caso mi mette un po’ in soggezione, anche se apprezzo l’idea di trasparenza che vogliono comunicare.

Non ho molta fame, anche perché il pranzo della domenica mi stende ogni volta. Ordino quindi un Firestarter: 8 impeccabili parallelepipedi di riso con pesce: 2 con salmone, 1 tonno, 1 branzino e 4 uramaki. Da bere, l’immancabile tazza di tè verde bollente. Intrecci amorosi, coppie che scoppiano, poi velocissimi gli esami e il lavoro. Nel’arco di pochissimi minuti arrivano i piatti, accompagnati da sottili foglie di Gari e un cucchiaio di Wasabi da sciogliere nella salsa di soia. Terminati gli otto pezzi e senza una briciola di riso sul piatto decidiamo di colmare quel piccolo buco rimasto nello stomaco. Ordiniamo un Nutellamaki per due: 4 pezzi di riso avvolti in una crepe calda e ripieni di nutella e cocco. Bisogna fare presto e raccogliere con delicatezza i maki: un’eccessiva pressione con le bacchette rischia di disintegrare il fragile pezzo, rilasciando sul piatto tutta la Nutella.

Zushi è uno dei locali più hip di Verona. Il ristorante è anche delivery e take away. Questo significa che è possibile farsi portare il sushi direttamente a casa se non si ha la possibilità o la voglia di andarlo a prendere di persona. L’ordine può essere effettuato per telefono oppure on-line dal loro sito web, con una spesa minima di 15€ per il pranzo e di 30 per la cena. Il locale è abitato prevalentemente da giovani. Perfetto per piccoli gruppi di amici che condividono le famose barche ricolme di sushi e sashimi e per le Giulietta come me, che fanno della cena giapponese un rituale sempre più quotidiano. Perché mi piace e perché i 16€ spesi per questa cena non sono poi così lontani dal prezzo di una cena in pizzeria.

Giulietta si porta a casa le bacchette.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

mmm ... che languorino !! ;)

Anonimo ha detto...

ecco una cosa che mi manca davvero tra i canali
by veneziana