La Pecora Nera - Wine Bar


PENSIERI IN LIBERTÀ:
“Nulla qui dentro è lasciato al caso. Ogni cosa ha il suo valore e la sua storia da raccontare. Se avete due minuti di tempo, divertitevi a cercare le assonanze tra i vari oggetti che arredano la sala.”

Dove: Piazza Corrubbio, 15 – Verona - Tel. +39 393 4373329
Dai Portoni al locale: il tempo di accendere la radio e ascoltare “Dynamite” per intero.
Ragione sociale: In cerca di nuove ispirazioni.
Amici: 3

Questa sera un aperitivo leggero a San Zeno, in uno dei locali più raffinati della città. La punta è sempre ai Portoni. Con la macchina e un paio di amiche attraverso Ponte della Vittoria. Svolto a sinistra, costeggiando il fiume e percorrendo i sinuosi Lungadige Campagnola e Cangrande. Poi attraverso il Ponte del Risorgimento e al primo incrocio svolto a sinistra per Via Tommaso Da Vico. In fondo alla via, cerco parcheggio. Il locale si trova in prossimità della curva a gomito, sulla destra.

La Pecora Nera è un piccolo gioiello dalle mille sfaccettature, incastonato al piano terra di un vecchio palazzo. L’atmosfera è unica e preziosa. La sensazione che si ha all’interno è simile a quella provata da Alice cadendo nella tana del coniglio. Smarrimento. Soprattutto visivo. Si è catapultati in una realtà caleidoscopica, fatta di design, di luci e di riflessi. Dove sapiente è l’accostamento di colori, materiali e texture. Il locale cambia forma e spirito a seconda di dove si è seduti. Ma c’è sempre una costante: l’armonia. Perché lo sguardo sensibile e responsabile di tutto questo disegno è uno solo.
Una delle due pareti più piccole è ornata con una carta da parati bianca su cui si arrampica un disegno floreale nero. Proviene da uno store di Londra. Altro che Ikea. Una grande vetrina, completamente retroilluminata, espone in orizzontale vini che sfumano in tonalità verdi e gialle. La superficie in vetro del bancone acquista sostanza da una texture di grani di caffè. Ad illuminare i piatti dell’aperitivo tre grandi lampade ramate, firmate Tom Dixon, che riflettono lo spazio circostante. In prossimità della cassa, a tenere compagnia al gestore, una tela autenticata del famosissimo Bacio di Klimt.

Io e le mie amiche prendiamo posto sull’unico tavolo rimasto libero. Lasciamo che sia il gestore a decidere il calice al nostro posto. Lo Spritz è banale. E lui ha grande esperienza in materia. Niente di eccessivamente alcolico, però. Devo guidare. Propone così un ottimo Moscato secco, dal colore paglierino, che si abbina perfettamente ai piatti dell’aperitivo. Riempiamo i piattini neri con tutto quello che stuzzica occhi e palato. Niente tartine-patatine-pizzette, ma bicchierini di orzo perlato, qualche proposta di secondi piatti e tante verdure crude, grigliate, da mangiare con le salse.

Adoro passare del tempo in questo locale. È perfetto come aperitivo prima di cena, con pochi amici intimi. Ottimo anche per un primo appuntamento. Il buffet, i calici e l’atmosfera mettono tutti d’accordo. In fondo con 5-6€ si ha a disposizione tutto questo. Tempo fa, ci ho portato pure mia madre. Da provare anche i croissant e le torte, la mattina presto. Chiuso invece la domenica. Questo locale non è semplicemente figo. Stimola i sensi, ispirando. Alimentando quella fiammella creativa che è dentro ognuno di noi. E aiuta a sentirsi anche solo per un attimo più pecora nera di ieri.

Giullietta e non-sapevo-esistesse-un-Moscato-secco-da-aperitivo.


2 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi piace davvero come scrivi Giulietta. Mi fai venire il desiderio di andare in tutti questi posti..

Una Giulietta ha detto...

Grazie. Si accettano consigli su nuovi locali.